L’appuntamento autunnale con eventi dedicati a piante e animali culminanti nella gara canora di richiami vivi
La Fiera di San Michele, che quest’anno si svolge il 25, 26 e 29 settembre, è ormai un appuntamento tradizionale per la città di Santarcangelo, la prima delle grandi fiere autunnali che si svolgono nella città clementina, che apre la strada alla più rinomata fiera di San Martino.
La storia di questo evento dedicato al patrono della città è molto antica, infatti già nel 1272 si scriveva di questa manifestazione, conosciuta anche come la “fiera dei becchi o degli uccelli” poiché vi si svolge l’originale “Gara canora per gli uccelli”, alla quale partecipano gli allevatori di richiami vivi.
Un evento che propone una vasta esposizione di articoli, attrezzi e prodotti pensati per chi si occupa dell’avicultura e della natura.
I legami della fiera con la caccia e con il mondo avicolo in generale sono confermati da un editto rilasciato in epoca malatestiana, in cui si parla di caccia con il falcone e del relativo commercio di volatili che si svolgeva durante la sagra.
La Fiera di San Michele si caratterizza per i temi dedicati alla natura, agli animali, all’ambiente, protagonisti anche delle tante mostre e iniziative organizzate.
In piazza Ganganelli, ribattezzata per l’occasione la piazza verde perché ricoperta di piante e di fiori, saranno esposti articoli per il giardinaggio insieme a prodotti naturali e biologici, che si possono acquistare nel “Mercato della salute”, al centro del paese.
La festa sarà animata da diverse attrazioni nelle contrade cittadine e verrà allestito anche un divertente spazio dedicato ai bambini.
Per quanto riguarda le attività commerciali dell’evento, gli espositori saranno circa duecento e tratteranno prodotti per animali e piante, prodotti naturali e biologici e produzioni legate all’artigianato locale.
E ancora, il museo e la collezione delle cose vecchie per animali curata da Tutto–Zoo, l’esposizione canina, la rassegna del meticcio e le tante iniziative a sorpresa in ogni edizione.
Alcune novità di questa edizione:
la collezione di nidi degli uccelli nostrani illustrati con foto e schede tecniche, bacheche, e attraverso l’ascoltato del loro canto; la dimostrazione dal vivo, a cura dei più piccini, dell’antico sgranatoio manuale delle pannocchie del mais; “Salvaguardiamo le razze romagnole”, in questa edizione presenti anche il tacchino, l’oca romagnola e il pollo nostrano; “La stalla e il pollaio” di un tempo con la chioccia e i suoi pulcini.