Si vocifera da settimana che dopo l’attore americano Dustin Hoffman, che nella campagna dell’anno passato si misurava con l’Infinito di Giacomo Leopardi in “Marche, le scoprirai all’Infinito”, per il 2012 si stia pensando di arruolare il campione di moto mondiale marchigiano Valentino Rossi. Se tutto è ancora in forse la notizia ha però già fatto il giro dell’Italia e della Regione e non mancano le polemiche.
Si parte da Fermo, dove il sindaco è in polemica con il Presidente della Provincia a causa del «no» di quest’ultimo per quanto riguarda la costruzione di un motodromo a San Marco alle Paludi di Fermo. Appena giunta la notizia di un possibile coinvolgimento di Valentino Rossi il primo cittadino di Fermo ha preso la palla al balzo, sicuramente forzando un po’ il ragionamento: «Se una figura come Valentino Rossi, motociclista apprezzato in tutto il mondo, viene proposta da una provincia di centro sinistra a rappresentare una Regione (anch’essa di centro sinistra) significa che si riconosce la grande rilevanza a livello mediatico e comunicativo di uno sport come il motociclismo».
Un po’ più regionale è invece la polemica di Roberto Zaffini, consigliere regionale della Lega Nord nelle Marche, che sostiene che nonostante l’indubbia «fama planetaria e simpatia di Valentino Rossi», gli sembra difficile che il campione possa essere un degno simbolo della regione Marche. Perché? A causa del suo accento. «Non a caso nello spot che attualmente va in onda nelle reti televisive lo vediamo esilerante protagonista, insieme al romagnolo Paolo Cevoli, a cui lo accomuna oltre che la simpatia anche un accento che di marchigiano ha veramente poco. Valentino Rossi potrebbe essere il testimonial della futura regione Romagna più che delle Marche». Secondo Zaffini la passione per i motori è un elemento delle terre romagnole – a carattere più estroverso ed esuberante – mentre i marchigiani sono di «indole più riservata».