Nel 2011 anche il paese del Duce, in provincia di Forlì-Cesena, ha visto un calo dei turisti. Ora si aspetta il 31 luglio per verificare se ci sono degli arrivi:
«Celebreremo la “Festa della nascita del Duce”. Alle 10,30 ci sarà la marcia, dalla Chiesa di San Antonio fino al cimitero. Verrà portata in spalla una croce, lunga 5 metri, che depositeremo davanti alla cripta dove riposa il capo del fascismo. Sarà recitato il rosario e poi via libera ai “camerateschi” festeggiamenti, con vino nero», racconta Domenico Morosini, proprietario di Villa Mussolini, la casa natale del Duce ad Adnkronos.
Ai festeggiamenti seguirà un pranzo alla Villa Mussolini «Abbiamo organizzato un pranzo come faceva donna Rachele. Il menu prevede tagliatelle, porchetta, pomodori e altre e specialità romagnole, innaffiate da ‘vino nero’, rigorosamente imbottigliato a Predappio», dice la moglie di Morosini.
A confermare il calo di presenze turistiche a Predappio c’è anche Pierluigi Pompignoli, del negozio di souvenir legati al fascismo che si trova in città, il “Predappio Tricolore souvenir”: «La gente va al mare: aspettiamo fine luglio per gli arrivi dei turisti».
Ciononostante il sindaco di Predappio, Giorgio Frassineti, dice no al turismo “nero”: «Il nostro è un paese noto per aver dato i natali a Mussolini, ma questo non significa che i turisti debbano per forza avere la camicia nera (…) Ma oggi dovremmo ancora vedere chi si veste in maniera strana, sfilando per le nostre strade? Non è questo tipo di turismo l’economia trainante di una cittadina che conta 6.500 abitanti e ha 620 partite Iva. La forza di Predappio è la sua notorietà che si deve pero’ utilizzare in modo positivo. Conoscendo la storia di Predappio, bisogna fare in modo che certe cose non avvengano più».