La copertura mediatica di una catastrofe naturale, di una guerra o di un’epidemia potrebbe essere in grado di favorire, sul lungo periodo, il turismo nella zona colpita dalla disgrazia.
Lo dice un’indagine del sito di viaggi low cost (voli e alberghi) Skyscanner.it, che ha effettuato un sondaggio d’opinione su più di 2500 viaggiatori che utilizzano il suo portale. Cosa dicono i risultati?
Oltre un terzo degli utenti, il 36%, ha detto che il fatto di vedere servizi televisivi o leggere articoli su una zona danneggiata da una catastrofe, da una guerra o da un grande disastro, stimola in loro la curiosità, rendendo il luogo in questione potenzialmente eleggibile per un futuro viaggio.
«I dati di Skyscanner mostrano che la maggior parte delle catastrofi tendono ad avere un impatto di breve durata sul numero dei visitatori.Inizialmente, quando un paese è vittima di un disastro, si nota una diminuzione d’interesse, in quanto la sicurezza è un fattore di primaria importanza, ma a medio-lungo termine l’interesse recupera ed i risultati di questo sondaggio dimostrano che la copertura offerta dai media può avere un’influenza positiva sull’atteggiamento dei potenziali visitatori (…). Nel caso del recente terremoto in Giappone, c’è molta empatia rispetto alle modalità con cui i giapponesi hanno affrontato l’evento. Le immagini di grande determinazione e capacità di recupero che sono state trasmesse in tutto il mondo, hanno stimolato molta ammirazione nei loro confronti ed hanno incoraggiato i turisti ad un’ulteriore scoperta della cultura del Giappone per il futuro», ha spietato Yara Paoli, Country Manager di Skyscanner per l’Italia.