“L’Italia che verrà – Industria culturale, made in Italy e territori” è uno studio condotto da Symbola che è stato presentato al Fortino Napoleonico di Portonovo, nelle Marche alla presenza delle autorità regionali.
Lo studio mette in evidenza le regioni italiane la cui industria culturale incide sull’economia regionale. E la regione marche, con un buonissimo 6% è seconda con il Veneto e subito dopo il Lazio, che sta al 6,1%. Nel caso della Regione Marche, a incidere sulla bilancia, è il mady in Italy.
«Quello delle Marche è un risultato molto confortante che non solo invita a proseguire, ma convalida il percorso virtuoso avviato in questa legislatura sulla Cultura, secondo la metodologia di una moderna spending rewiew per far fronte non solo a situazioni di stress dei conti pubblici, ma soprattutto per comprendere quale sia l’effettivo ruolo e peso di un’attività economica, quale quella intitolabile alla Cultura, che attraversa svariate branche di attività della consueta nomenclatura statistica», ha detto l’assessore alla Cultura della Regione Marche, Pietro Marcolini.
“L’Italia che verrà – Industria culturale, made in Italy e territori” è stato realizzato con il sostegno di Unioncamere e l’Istituto Tagliacarne ed è il primo rapporto nel suo genere per valutare il peso effettivo della cultura sull’economia nazionale: si tratta di un’industria che produce il 5% della ricchezza, pari a 68 miliardi di euro, e che da lavoro a un milione e mezzo di persone, cioé il 5,7% dell’occupazione nazionale. «Siamo convinti che la Cultura, oltre ad essere la più bella e sana industria del Paese, riassuma la sostanza di un’economia della qualità, in grado di coniugare competitività e valorizzazione del capitale umano, crescita economica e rispetto dell’ambiente e dei diritti umani, produttività e coesione sociale», ha continuato Marcolini.
Inoltre, nella classifica nazionale, due città marchigiane si piazzano ai primi dieci posti: si tratta di Pesaro e Urbino, che vengono subito dopo Arezzo, Pordenone e Vicenza, e prima di Pisa, Treviso, Milano, Roma, Firenze.