Un nuovo sondaggio di Eurostat si è occupato delle vacanze degli europei. Eurostat è l’ufficio statistico dell’Unione europea e ha lo scopo di fornire sondaggi e inchieste su scala europea, appunto, e di uniformare il processo statistico in tutti i paesi Ue.
Il nuovo sondaggio ci dice che nel 2010 i cittadini dei 27 paesi aderenti all’Unione europea hanno effettuato ben 800 milioni di viaggi. Ma, si scopre, il 77% di questi si sono mossi all’interno dei confini nazionali. Questi viaggi, inoltre, sono stati, in generale, di durata breve: al massimo 3 notti fuori casa per quelli all’interno del proprio stato, e quattro per quelli in un altro stato estero. Solo il 5% degli europei ha fatto, nel 2010, un soggiorno all’estero di più di cinque giorni fuori dai confini nazionali. Questo sarà dovuto alla crisi economica sicuramente, ma anche a un mercato europeo che facilita i viaggi tra stati Ue.
Per quanto riguarda l’Italia, invece, i dati sono un po’ in controtendenza nel 2011, perché gli arrivi di stranieri sono aumentati: non si parla di grandi cifre, ma di più 6,6%, che comunque non è male. I grandi aumenti sono sopratutto da paesi extra-europei, come Cina (che ha incrementato i suoi arrivi in Italia dell’86%), Messico, Australia, Brasile, Russia e Stati Uniti. Inoltre, la spesa degli stranieri in Italia nel 2010 è stata di 7,37 miliardi di euro , con un aumento, rispetto al 2010, del 7,3%.
Sono invece perfettamente in accordo con Eurostat i dati che riguardano i viaggi degli italiani: l’82% dei nostri connazionali (più della media Ue) ha fatto si le vacanze, ma dentro il Bel Paese. La regione che ha registrato il maggior numero di pernottamenti è l’Emilia-Romagna, con oltre 28 milioni di presenze.