Turismo Gay: è ancora polemica

In vista della prima fiera del turismo gay che si terrà il 23 e 24 settembre a Bergamo non si fermano le polemiche. Prima Michela Vittoria Brambilla, dopo aver dato alla manifestazione il Patrocinio del Ministero del Turismo, viene invitata da diversi rappresenti della destra a dimettersi.

Ora, invece, la polemica si sposta in Toscana. La regione, infatti, parteciperà all’Expo di Bergamo per presentare il suo portale turistico gay-friendly. Su questo è arrivato l’attacco di due consiglieri regionali, Giovanni Donzelli (Pdl) e Salvatore Bartolomei (Pdl), entrambi membri della Commissione Cultura e Turismo. Secondo di due politici il problema è il motore di ricerca del sito. Qui, infatti, tra le varie opzioni per definire la ricerca di un hotel, di un locale o di ristorante, esiste l’opzione “gay only”. Questa, per i due consiglieri Pdl, è discriminazione. Risponde alla polemica Alessio De Giorgi, presidente di Gay Tv, realtà che ha partecipato, in collaborazione con la Regione, a creare il portale:

«Forse i due consiglieri non hanno approfondito l’argomento (…). Per una scelta ben precisa nessuna struttura ricettiva è volutamente stata definita “gay only”: sono tali unicamente le associazioni lgbt ed i locali notturni (tra cui molti circoli privati) che sono indirizzati quasi esclusivamente a questo target. Parliamo quindi, oltre che delle associazioni di gay, lesbiche e transessuali, anche di circoli privati, bar, saune e discoteche, luoghi nei quali alle persone eterosessuali non è ovviamente vietato l’ingresso ma in cui troverebbero un tipo di intrattenimento che probabilmente non gradirebbero (del resto, dire che un locale è “rock only” non discrimina in nessun modo chi e’ appassionato di musica classica)».

Ricordiamo che il portale per Lgbt della Regione Toscana è stato lanciato nell’aprile scorso ed è stato realizzato in collaborazione con Gay Tv. Si tratta di una guida interattiva dove sono recensiti percorsi, monumenti, locali e hotel gay-friendly su tutta la Regione.

È stato calcolato che il turismo gay tocca una fascia che arriva al 7% dell’intero settore: molti paesi e molte grandi città europee hanno già portali e servizi che si occupano di promuovere questi percorsi.

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