La Regione Emilia-Romagna sta pensando di creare un marchio nazionale ed europeo che venga applicato alla ristorazione “verde” cioè ecologica, a basso impatto ambientale, sostenibile e pulita.
Ne ha parlato Maurizio Mellucci, assessore regionale al Turismo, durante un convengo che si è tenuto a Bologna – “La ristorazione incontra l’ambiente” – organizzato da Confesercenti.
In questa occasione Confesercenti ha presentato il suo progetto di una “Carta volontaria del Ristorante sostenibile”, realizzata dall’ente con il supporto scientifico di Arpa Emilia-Romagna sulla base si un precedente studio: “Studio di fattibilità e sperimentazione di un modello di etichetta ecologica applicato al settore della ristorazione e proposta di una Carta volontaria del ristorante sostenibile in Emilia Romagna”. Questo rappresenta uno step fondamentale per arrivare in Europa, e in particolare alla Commissione europea, con un progetto solido e che venga accettato.
Dal punto di vista di Mellucci, un marchio del genere potrebbe essere un volano per il turismo in Emilia-Romagna e, per questo, la regione di è detta disponibile a investire dei fondi per la promozione e il sostegno.
Ma come dovrebbe cambiare la situazione? Ridisegnare la gestione delle cucine, usare materiali ecologici e eco-compatibili, raccolta differenziata e uso di prodotti ecologici anche per le pulizie.
Qual è il quadro della ristorazione in Emilia-Romagna? Ne ha parlato il direttore di Confesercenti, Stefano Bollettinari, che ha descritto un quadro piuttosto vivo. In regione ci sono oltre 26 mila imprese, che danno lavoro a circa 100 mila persone. Un marchio come quello in programma sarebbe un ulteriore incentivo all’aumento della competitività.
Per chi volesse consultare la Carta in intero la può trovare qui: http://www.arpa.emr.it/cms3/documenti/_cerca_doc/certificazioni/2010/cvrs%20protocollo.pdf.