Da anni ormai si parla della costituzione della macro-regione Adriatico-Ionica, una regione europea che dovrebbe mettere insieme gli otto Paesi che si affacciano sull’Adriatico e sullo Ionio.
Il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha presentato il progetto definitivo a Bruxelles lo scorso 11 ottobre, durante la seduta Plenaria del Comitato delle Regioni europee, che ha dato il suo assenso per la creazione di questa entità entro il 2014.
Le Marche sono alla testa del comitato e tra le maggiori sostenitrici del progetto. La macro-regione Adriatico-Ionica sarebbe la terza macro-regione in Europa, dopo quelle del Baltico e del Danubio e comprenderebbe Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Albania e Grecia.
La macro-regione dovrebbe coordinare le risorse europee del bilancio per il periodo 2012-2013 e permetterebbe, secondo le parole dello stesso Spacca, di monitorare la zona in maniera più capillare e favorire il processo di integrazione europea, che è più difficile, soprattutto nelle regioni più povere. Inoltre permetterebbe di far collaborare regioni che sono state a lungo divise e che, nonostante la fine della Guerra Fredda, non sono mai riuscite a creare una vera relazione diretta.
Gian Mario Spacca ha spiegato che non si tratta, per la regione Marche, di accedere a maggiori finanziamenti europei, ma di lavorare sul progetto di costruzione dell’Ue anche con politiche regionali e locali. A questo proposito va ricordato che fin dal 1999 – ed è nato proprio ad Ancona, nelle Marche – esiste il Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, che mette insieme oltre trenta città costiere di Italia, Albania, Bosnia Herzegovina, Croazia, Grecia e Slovenia, allo scopo di lavorare proprio sulla coesione e sull’integrazione.