Il Touring club italiano ha assegnato le sue I piccoli comuni sono “Bandiere arancioni” del Touring Club. Si tratta di un riconoscimento di qualità turistico-ambientale che viene dato a posti che riempiono 250 criteri di selezione.
Quali sono questi criteri? Solo per citarne alcuni: raccolta dei rifiuti differenziata, uso di fonti rinnovabili, rispetto delle tipicità locali, idee di sviluppo innovative, e attenzione alla cultura, tra le altre cose. «La nostra ambizione, con le bandiere arancioni, è quella di consegnare alle generazioni future un Paese basato su percorsi sostenibili di sviluppo», ha detto Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano. E questo nuovo modello e percorso di sviluppo passa proprio da i piccoli comuni che sono, secondo Iseppi, espressioni dell’identità culturale italiana e laboratori di partecipazione.
Quest’anno sono 184 i comuni italiani che le hanno ricevute e non è facile: le “Bandiere arancioni” esistono da tredici anni e hanno ricevuto oltre 2 mila candidature. Di queste solo il 9% sono state accettate. L’idea oggi è quella di far diventare la “Bandiera arancione” un vero e proprio brand.
Il 9 ottobre prossimo si celebrerà la “Giornata delle Bandiere Arancioni” delle bandiere arancioni: sarà un’occasione per scoprire territori, sapori e paesaggi d’eccellenza. Aderiranno all’iniziativa, ad oggi almeno, 99 comuni.
I comuni “Bandiera arancione” sono rigorosamente sotto i 15 mila abitanti e rappresentano realtà di eccellenza e in controtendenza rispetto al panorama nazionale: secondo la ricerca del Touring club sono tutti in crescita demografica dal 1991, hanno in media 1.5 musei per comune, hanno una media più alta di organizzazioni no profit rispetto alla media nazionale, grande attenzione ai prodotti Doc e, anche, un aumento delle strutture ricettive e del turismo. Per il calendario completo delle iniziative è possibile visitare il sito www.bandierearancioni.it.