Il Rubicone patrimonio dell’Unesco?

A inizio novembre è uscito un libro “Il Rubicone. Dal Rubicone al Pisciatello, storia antica nuova immaginaria del famoso fiume romagnolo dimenticato ritrovato contestato trascurato” (ed. Walmar) di Marco Faedi, un 76 nativo di Longiano (Cesena) ma che vive ormai da 40 anni a Brescia che è stato presentato venerdì scorso a Savignano sul Rubicone.

La presentazione del testo è stata un’occasione per aprire un’antica querelle storica che riguarda proprio il fiume che Giulio Cesare ha attraversato nel 49 a.C. e dove avrebbe pronunciato la storica frase “alea iacta est”, ovvero, “il dado è tratto”. Secondo Marco Faedi, infatti, l’amministrazione di Savignano sul Rubicone è “colpevole” di non aver mai fatto nulla a livello ufficiale per valorizzare un fiume che, invece, è famoso ben oltre i confini nazionali.

A questo proposito è intervenuta il sindaco di Savignano, Elena Battistini, che ha raccolto la sfida e ha fatto sapere al pubblico che ha proposto che il Rubicone diventi patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. E ha annunciato anche che, a questo proposito, sono già stati fatti dei viaggi a Roma.

E, mentre si aspettano ulteriori passi avanti nella pratica con l’Unesco, la diatriba storica continua, questa volta tra Cesena e Savignano sul Rubicone: dove è passato veramente Giulio Cesare? Se ne parlerà giovedì 24 novembre presso la Sala riunioni del quartiere di Calisese (in via Suzzi a Savignano). Rino Zoffoli e Paolo Turroni dell’associazione “Pro Rubicone” terranno una conferenza sul passaggio del più famoso degli imperatori romani. L’appuntamento è alle 20:30 e ovviamente l’ingresso è libero.

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