Dal 9 all’11 novembre prossimo a Santarcagelo di Romagna si terrà un interessantissimo convegno “La memoria dei contadini: musei, biodiversità e saperi della terra”. Si tratterà di una tre giorni dedicata alla storia locale e al suo simbolo prediletto, il museo contadino, o dell’agricoltura, o del territorio.
Queste istituzioni negli ultimi anni hanno spesso cambiato forme e contenuti per integrarsi sempre di più con il territorio e partecipare alla vita delle comunità, rielaborando e rievocando la storia locale e le tradizioni. “La memoria dei contadini: musei, biodiversità e saperi della terra” è un convegno che vuole analizzare il ruolo odierno del “museo etnografico”, declinato in tutte le sue forme: è uno strumento di conservazione della storia o un mezzo di proiezione del territorio nel futuro?
Perché la scelta di Santarcangelo? Perché in questa cittadina romagnola, esattamente dieci anni fa, è nata SIMBDEA (Società italiana per la Museografia e i Beni Demo Etno Antropologici), mentre 40 anni fa ricordiamo il Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna (1971) e, risalendo fino a novant’anni fa arriviamo alla prima esposizione etnografica romagnola “Esposizioni Romagnole Riunite” (1921)
Il convegno si terrà al Met (Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna). “La memoria dei contadini: musei, biodiversità e saperi della terra” è stato possibile grazie al contributo della Regione Emilia Romagna, dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Rimini e della Camera di Commercio di Rimini. Per informazioni chiamare il numero 0541 624703