Un pedaggio per le Dolomiti. È questo che dalla prossima primavera capiterà a chi si troverà a passare per alcuni dei posti più belli di questa catena montuosa. Si tratta, infatti, di una decisione che verrà presa nelle prossime settimane a Bolzano da una proposta di Florian Mussner, assessore della Provincia Autonoma, che ha suggerito i seguenti prezzi: 5 euro per auto e moto, 12.50 euro per i camper e 25 euro per i bus.
Le tariffe, se approvate, riguarderanno alcune delle zone più belle della zona, a cominciare dal Passo dello Stelvio, seguito dal passo Pordoi, dal passo Gardena, dal Sella e dal passo del Campolongo. Per varare una proposta del genere bisogna mettere d’accordo, oltre alla provincia di Bolzano, anche quelle di Sondrio e di Belluno, che si trovano ai lati dei passi presi in considerazione.
Perché mettere un pedaggio? Le motivazioni addotte sono soprattuto ecologiche: in montagna c’è troppo traffico, in questo modo di potrebbe ridurre il passaggio solo a coloro che effettivamente devono svalicare; inoltre, il denaro così raccolto potrebbe essere usato per i lavori di manutenzione delle strade da parte delle provincie.
La proposta però vede contrarie le associazioni ambientaliste, in primis “Mountain Wilderness”, che pensa che, visto che a fondo valle esistono parcheggi sufficienti, bisognerebbe piuttosto potenziare – o creare dal nulla – dei trasporti pubblici che permettano di ridurre il traffico al passo. Inoltre, dicono sempre gli ambientalisti se si prende l’esempio altoatesino del Passo del Rombo – a cui è stato applicato un dazio di passaggio – i dati dicono il contario: qui il traffico, invece di diminuire, è aumentato.
Ovviamente sono contrari al pedaggio gli albergatori, che temono che un ulteriore balzello non faccia altro che diminuire ulteriormente i flussi turistici, già in calo quest’anno.