Piero Gnudi, Ministro con deleghe a Turismo, Sport e Affari Regionali, si trovava ieri in Emilia-Romagna per partecipare a un’iniziativa sul federalismo organizzata dall’Assemblea legislativa a Bologna, “Il federalismo alla prova”. In quest’occasione il nuovo Ministro – dopo Michela Vittoria Brambilla – ha parlato chiaro: i localismi nel turismo non servono a nulla, bisogna rilanciare, valorizzare e puntare sul prodotto Italia.
Secondo Gnudi, infatti, ragionando in un’ottica globale, il locale perde di significato. Per spiegarsi il Ministro ha fatto un esempio: i cinesi, quando vengono in Italia, nella mente hanno l’Europa come destinazione. La forza quindi del settore turistico starebbe, sempre secondo Gnudi, nel grande patrimonio culturale e artistico che il nostro Paese può offrire.
Ora il Governo ha creato un tavolo di discussione con le Regioni, per poter migliorare il lavoro comune. Dovranno anche aumentare i contributi che le regioni danno a questo settore per un lavoro comune. Secondo Gnudi il Federalismo da solo non basta, ma va completato con saggezza e, avanza, “forse è stato un errore dare tutte le competenze alle regioni in questo settore”.
Per quanto riguarda la promozione su Internet, che ormai è il primo mezzo attraverso il quale il turista si informa, Gnudi ha parlato di un rilancio del sito “Turismo Italia”, in modo da renderlo più aggiornato e competitivo. Altro tema toccato dal Ministro è quello delle Olimpiadi del 2020, alle quali il Governo di Mario Monti ha rinunciato preventivamente, a causa della condizione economica negativa che sta attraversando l’Italia: per Gnudi è stato un peccato dover rinunciare a questa occasione, ma la situazione va valutata in un’ottica più ampia.