La settimana scorsa è stata presentata la nuova edizione della “Guida al piacere e al divertimento”, il libro di Roberto Piccinelli che esce ogni anno e che recensisce i migliori locali della Riviera Romagnola e d’Italia. Piccinelli è considerato un grande esperto di “loisir” e di tendenze: è anche docente di Sociologia dei Consumi al Politecnico e all’Università Cattolica di Milano, al Polimoda di Firenze e all’Università degli Studi di Perugia. Ha anche partecipato a diverse trasmissioni televisive.
L’edizione del 2012 della sua guida vede posizionarsi diversamente città storiche, considerate il gota del divertimento – come Rimini e Riccione – e ne mette in rilievo altre. Secondo Roberto Piccinelli il problema sta nella mancanza di innovazione e creatività di alcune strutture, mentre località più piccole, come Milano Marittima e Cesenatico, hanno dimostrato di saper investire in idee buone e nuove. I locali storici di Rimini e Riccione restano, secondo Piccinelli, un forte motivo di richiamo per i turisti, ma questo è dovuto più alla fama che si sono costruiti negli anni piuttosto che ad una reale capacità di produrre offerta nuova.
Gli applausi vanno a Cesenatico, che ha saputo investire nella zona del porto con locali e proposte giovani; altra menzione particolare a Santarcangelo di Romagna, che ha investito in proposte culturali e mostrando che la Rivera non è solo mare. Per Piccinelli è infatti importante capire che il turista è cambiato e con lui deve cambiare l’offerta turistica: “in spiaggia ormai si fa di tutto tranne prendere il sole”. Tra i locali che Piccinelli cita come buoni esempi di divertimento ci sono “Il Circoletto” a Cattolica, Il “Makkaroni” a Riccione e il “Riviera Golf Resort” a San Giovanni.