A Bergamo si terrà, il 23 e 24 settembre prossimo, la prima fiera italiana del turismo lgbt (lesbico, gay, bisessual e transgender) all’interno di un’altra manifestazione legata al mondo del turismo, “NoFrills”.
Durante la due giorni di Expo del turismo gay i buyer e i seller si incontreranno per fare affari, discutere e proporre nuove strategie su questo settore turistico che è in continua espansione: si calcola che oggi rappresenti il 7% del fatturato complessivo del settore turistico. Sarà presente la Regione Toscana che solo pochi mesi fa ha lanciato il primo sito ufficiale sul turismo gay e lesbico nella regione, e grandi attori internazionali come gli stati del Vermont e di Denver e la città di Las Vegas. Sabato 24, dalle ore 13:00, si terrà anche un convegno dal titolo “Turismo gay, un’opportunità per battere la crisi: ricerche, numeri, ma soprattutto istruzioni e consigli per vendere di più al meglio”.
La manifestazione ha avuto il patrocinio di Aitgl (Associazione italiana del turismo gay e lesbian) e di Confindustria Assotravel. Pochi giorni fa è arrivato anche il patrocinio di Michela Vittoria Brambilla, che ha porto i suoi migliori auguri all’iniziativa. La mossa del Ministro del Turismo ha, ovviamente, sollevato polemiche a non finire. A partire dal sottosegretario alla Famiglia, onorevole Carlo Giovanardi, che ha sostenuto che si tratta di una manifestazione che favorisce la «ghettizzazione»; più dura invece Elena Donazzan (Pdl), assessore alle Politiche dell’Istruzione e della Formazione del Veneto, che chiede le dimissioni della Brambilla, accusata di parlare come una politica di sinistra: la gente si aspetta, secondo la Donazzan, «riferimenti culturali chiaramente ancorati al rispetto della persona, ai valori conservatrici e cattolici della comunità nazionale. (…) Mica si aspettava che il ministro del Turismo promuovesse in Italia un turismo sessuale che caratterizza Paesi arretrati oggetto di illazioni e volgarità».
Per maggiori informazioni sulla fiera: http://expoturismogay.com.