Il 14 gennaio del 2004 si spegneva Marco Pantani, il campione della bicicletta famoso nel mondo. Il “pirata”, originario di Cesenatico, fu ritrovato morto in un albergo di Rimini a causa di una overdose, anche se le circostanze della sua morte restano molto vaghe. La famiglia Pantani, infatti, da anni sta portando avanti delle indagini per svelare i misteri intorno alla sua morte.
In onore del campione ieri, 14 febbraio, a Cesenatico sono state celebrate due messe, una la mattina nel convento delle suore francescane, e una serale, alle 20:30, nella Chiesa di San Giacomo sul Porto Canale.
E, sempre per celebrare il campione di Cesenatico, che ha reso la Romagna famosa nel mondo, sta per essere allestito uno spettacolo teatrale. Si tratta di “Marco Pantani, il campione fuori norma” per la regia di Alessandro Albertin. Lo spettacolo verrà mostrato al pubblico per la prima volta domenica 26 febbraio al Teatro Comunale di Cesenatico. Il testo dello spettacolo è liberamente tratto da “Il capro espiatorio – Il rituale vittimario: il caso Marco Pantani” di Maria Rita Ferrara. Qui l’autrice – e lo spettacolo – cercano di ripercorrere la carriera del “pirata” e valutare come la sua storia e le sue sventure siano state usate dal mondo dello sport.
Tutti i ricavati dello spettacolo verranno devoluti alla Fondazione Marco Pantani Onlus, nata nel 2004 dopo la morte di Pantani quando la famiglia ha saputo che il “pirata” ogni anno devolveva somme a persone con problemi mentali, motori e, soprattutto, ai bambini. Per maggiori informazioni sulle attività consultare il sito internet www.pantani.it.