La pesca è in crisi, e questo ormai da un po’ di tempo. I prezzi si abbassano, i costi si alzano e il mercato non assorbe come prima. Per questo la regione Emilia Romagna ha deciso di aprire un bando regionale che mette a disposizione ben 2 milioni di euro rivolto alle aree che vivono di pesca nella costa regionale, in particolare a Ravenna, Ferrara, Forlì – Cesena e Rimini.
Questo denaro fa parte di un contributo che arriva dall’Ue, un fondo Europeo, che andrà a finanziare delle azioni congiunte tra pubblico e privato – i cosiddetti Gac, Gruppi di Azione Costiera – e dei progetti sul territorio – i Psl, Piani di Sviluppo Locale – per rilanciare il settore in tutta la Regione.
I progetti a cui verranno assegnati i fondi saranno quelli che punteranno alla valorizzazione e riqualificazione della pesca, alla ricerca e allo sfruttamento di attività complementari intorno a questo settore che lo promuovano e che producano introiti: si pensa, ad esempio, all’ecoturismo, alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale e a forme di aggiornamento e formazione per gli operatori.
In molte città della Regione, infatti, le zone portuali hanno bisogno di essere riqualificate. Si pensi al porto di Ravenna, oppure a quello di Cesenatico, dove nel dicembre scorso i pescatori hanno manifestato il loro disagio per la crisi del settore. Da questo punto di vista esiste anche un coordinamento extra regionale che coinvolge Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia e Veneto, per proporre alleanze legate al settore ittico per la zona dell’Alto Adriatico in modo da creare una sorta di mercato comune a tutela di un settore che sta sentendo fortemente la crisi.