Continua la strategia marchigiana di promozione del turismo. Dopo l’accordo con Dustin Hoffman per un altro anno, dopo i finanziamenti regionali al turismo e dopo il successo alla Bit (Borsa internazionale del Turismo di Milano) si va avanti: «Le Marche possono diventare una regione di moda, ma devono fare un salto di qualità nei prossimi anni. Siamo al bivio: o crediamo in noi stessi, come ha fatto la Puglia, o ci accontentiamo e rimaniamo poco conosciuti come oggi. La battaglia per il mantenimento del marchio e del testimonial è stata fondamentale», ha detto il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Matteo Ricci.
E ora si annuncia la riorganizzazione dei poli turistici marchigiani, lasciando più autonomia alle province: «Dal trasferimento di funzioni dalla Regione alle Province abbiamo già intrapreso la riorganizzazione dei 4 centri di Pesaro, Fano, Urbino e Gabicce Mare, gestiti direttamente da noi», ha aggiunto Ricci. Si tratta di una riconversione generale in cui la regione e le province lavoreranno insieme: i comuni si occuperanno della sede, mentre la provincia darà il supporto informatico e il materiale.
I punti Iat (Informazione e assistenza turistica) saranno quindi più autonomi, con l’obiettivo di tutto questo sarà aumentare la domanda turistica, intercettando soprattutto il binomio turismo-agricoltura: «Con i punti Iat verrà rafforzato il binomio turismo-agricoltura. Perché saranno anche bookshop e punti di vendita gestibile dei prodotti tipici, dai salumi al miele, passando per vini, formaggi e birra. In sostanza, tutto quello che può essere confezionato: un modo per sostenere l’agricoltura locale, aumentare la visibilità dei produttori e incentivare il benessere», ha aggiunto Ricci. L’idea è quella di lasciare la promozione del turismo alla Regione, mentre per quanto riguarda la strategia ogni provincia sarà più autonoma.