La Riviera Romagnola non applicherà la tassa di soggiorno

Pare che la decisione sia definitiva: per l’estate del 2012 non si pagherà la tassa di soggiorno in Riviera Romagnola e nei lidi della zona del ferrarese. Lo ha annunciato Maurizio Mellucci, assessore regionale al turismo per la regione Emilia Romagna.

Questa scelta è stata possibile grazie al fatto che le amministrazioni dei comuni della Riviera Romagnola sono riuscite a far quadrare i bilanci con un nuovo calcolo dell’Imu, l’imposta sugli immobili di proprietà. Mellucci ha sottolineato come questa scelta – difficile in un momento storico come quello della crisi economica mondiale che si sta attraversando – risulta ancora più importante: è necessario, infatti, non penalizzare ulteriormente il settore turistico che risulta uno dei pochi settore che, seppur con difficoltà, continua a sopravvivere e ad attirare turisti.

Come è stato possibile? Molte aziende hanno accettato di pagare aliquote più alte relative all’Imu per i loro fabbricati mentre i comuni, dal canto loro, hanno cercato di far quadrare i bilanci. A Cattolica, invece, gli operatori del settore turistico hanno liberamente scelto di autotassarsi, invece di mettere in piend la tassa di soggiorno.

La scelta dell’omogeneità pare per ora la migliore: l’ipotesi di una tassa di soggiorno a macchia di leopardo non avrebbe fatto altro che creare competitività sul territorio e scoraggiare i flussi turistici.

Il lavoro ora è quello di cercare di far passare, a livello del governo centrale, una serie di ragioni che facciano si che la tassa di soggiorno, varata dal Governo Berlusconi, venga cancellata.

Ricordiamo che la tassa di soggiorno fa parte del decreto sul federalismo fiscale municipale e che dovrebbe essere applicata ai soggiorni nelle strutture ricettive, con un minimo di un euro, fino a un massimo di cinque a turista.

Leave a Reply

  

  

  

privacy policy - cookie policy - dati societari - P.IVA 02195340407 - Rivedi le tue impostazioni sui cookie