Fino al prossimo 29 settembre a Rimini quattordici studenti raccontano Dante Alighieri e il suo rapporto con la Romagna. Il progetto si chiama “Dante, turista in Romagna – La cultura come opportunità lavorativa” e prevede due parti.
La prima, già conclusa, ha visto gli studenti coinvolti in un viaggio nei “luoghi di Dante” in Romagna, sparsi tra le province di Rimini e Ravenna prima del 1302. Questi studenti, in arrivo dal liceo artistico e classico Majorana (Avola – SR), hanno viaggiato tra Verucchio, le grotte di Onferno, Montefiore (dove ci sono affreschi che ritraggono la Commedia), fino a Saludecio e Mondaino, dove si trova il Centro di Studi Danteschi San Gregorio in Conca.
La seconda parte dei “Dante, turista in Romagna – La cultura come opportunità lavorativa” è invece iniziata lo scorso 19 settembre, e andrà avanti fino al 29. In questa fase gli studenti dovranno raccontare quello che hanno imparato di Dante, della Romagna e del rapporto tra le due ai turisti e ai curiosi che arrivano a Rimini. Questi studenti, quindi, saranno un po’ come dei “Virgilio”, e condurranno le persone lungo questo viaggio. Lo scopo del progetto è dare ai ragazzi anche il gusto dell’esperienza di lavoro, dopo i giorni passati a studiare.
Come riconoscerli? I quattordici studenti coinvolti in “Dante, turista in Romagna – La cultura come opportunità lavorativa” avranno una pettorina di riconoscimento e si possono trovare in diversi punti di Rimini, tra cui lo Iat Fellini (in piazzale Fellini), l’Ufficio Relazioni con il Pubblico di piazza Cavour, lo Iat della Stazione di Rimini, a Rimini Terme, al Museo Civico di Rimini, al Far di Piazza Cavour, alla libreria Mondadori di Piazza Tre Martiri e presso l’I-Suite Hotel di viale Regina Elena.